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Ricarica: costi e tempi delle colonnine

06 Dicembre 2021

Premessa: è tutto in evoluzione. Entrare nei numeri delle ricariche delle auto elettriche impedisce di spendere cifre esatte perché le variabili sono numerose e le infrastrutture in forte sviluppo e diffusione. Cercando di limitare le informazioni a quelle utili e certe, facciamo strada verso le colonnine di ricarica pubblica.

Queste possono essere di due tipi:

AC – A corrente alternata, queste colonnine forniscono una potenza da 7 a 22 kW. Sono le più diffuse nelle città, hanno tempi di ricarica più lenti e un costo a consumo di circa 0,40 euro al kW. A queste colonnine ci si ricarica con il cavo type 2, da tenere sempre in auto poiché non presente al punto di ricarica.

DC – A corrente continua agiscono due tipi di colonnine: fast e ultrafast.
Fast: potenza di ricarica fino a 60 kW e costo a consumo di 0,50 euro al kW. Consentono una ricarica rapida che in poche decine di minuti riporta alla massima autonomia. Come per le ultrafast, queste colonnine sono munite di cavo di alimentazione con cui ricaricare l’auto. Questi punti di rifornimento si trovano generalmente nei grandi parcheggi.
Ultrafast: potenza da 100 a 350 kW per ricariche fulminee. Dislocate fuori dalle autostrade e presso punti nevralgici della viabilità, stressano la batteria e ne è sconsigliato un uso sistematico, ma riempiono il serbatoio nel tempo di un caffè. Costo: 0,79 euro al kW.

I costi sono un’approssimazione, variano per ragioni di mercato e soprattutto per tipologie di acquisto. Si possono pagare i pieni come dal benzinaio, corrispondendo un costo in base ai kW erogati, oppure sottoscrivere abbonamenti o acquistare prepagate. Soluzioni che abbattono e di molto il costo del rifornimento.

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