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ADAS: la tecnologia salvavita che parcheggia da sola

07 Marzo 2023

Come radar, telecamere e sensori delle auto rilevano i pericoli e assistono il conducente durante la guida

C’è stata un’epoca nell’industria dell’auto in cui il confort lo si perseguiva studiando gli abitacoli, le sospensioni, la strumentazione di bordo… Oggi questi temi conservano la loro centralità ma è sugli ADAS che si sta giocando la più importante partita in termini di praticità di guida e sicurezza.
Gli ADAS – acronimo di Advanced Driver Assistance Systems – sono strumenti capaci di assistere il conducente nell’uso dell’automobile, automatizzando il rilevamento di veicoli, pedoni e ostacoli, e intervenendo in caso di distrazioni e pericoli improvvisi. Un’assistenza che rende la guida più rilassata e sicura.
Gli ADAS sono un occhio in più in aiuto del conducente, la cui attenzione è ancora obbligatoria per legge. Da un punto di vista tecnologico manca poco all’auto a guida autonoma ma non è ancora arrivato il suo momento.

ADAS – Come funzionano
Alla base di tutti gli ADAS ci sono intelligenza artificiale e dispositivi di rilevamento delle condizioni di guida. Queste tecnologie mappano la strada con telecamere, sensori a ultrasuoni o radar, incrociano le informazioni raccolte con i dati di marcia del veicolo e intervengono con precisione nel mantenere o correggere moto e traiettoria dell’auto.

RADAR SULLE AUTO – Il Cruise control adattivo è uno dei più diffusi sistemi ADAS presenti sulle auto: inizialmente installato solo sulle ammiraglie, è ora disponibile come optional in molti modelli. Questo strumento è la naturale evoluzione del Cruise control, cui aggiunge la capacità di adeguarsi alle auto che precedono.
Il Cruise control è un optional che consente di fissare la velocità di marcia, sollevando il conducente dal tenere premuto il pedale dell’acceleratore. Soprattutto nei lunghi viaggi, questo sistema garantisce confort di guida e risparmio dei consumi.
Con un radar installato sul frontale e l’intelligenza artificiale a intervenire sulla trazione, il Cruise control adattivo aggiunge all’automobile la capacità di rallentare quando durante la marcia ci mettiamo in coda a un veicolo più lento. In questo modo si mantiene la distanza di sicurezza e basta avere strada libera o avviare un sorpasso per tornare alla velocità di crociera impostata per il viaggio.

TELECAMERE SULLE AUTO – La Frenata autonoma di emergenza è un altro degli ADAS più diffusi e per funzionare richiede la presenza sul parabrezza di una telecamera capace di rilevare veicoli, pedoni e altri ostacoli, e di dare al motore l’input di rallentare o fermarsi per evitare un impatto.
Anche in questo ADAS abbiamo un misto di tecnologie di rilevazione e di intelligenza artificiale. Non è in grado di sostituire il conducente – anche perché questo ADAS differisce nelle funzionalità a seconda dei costruttori – ma di scongiurare incidenti, anche gravi, dovuti a distrazione o a scarsa capacità di riflesso.

Le telecamere sono alla base di un altro ADAS: il Controllo automatico della corsia. Basandosi sulle informazioni raccolte dall’analisi della segnaletica orizzontale, l’auto con questo ADAS riesce a mantenere il controllo della traiettoria, correggendo la posizione del volante in caso di distrazioni che possono portare a un’involontaria invasione di corsia. Questo ADAS si mette in stand-by inserendo la freccia, indicatore che avverte l’intelligenza artificiale dell’intenzione di cambiare traiettoria, escludendo così il suo intervento.
Quest’ultimo sistema non sostituisce l’obbligo delle due mani sul volante: tutte le auto che installano questo ADAS prevedono infatti messaggi acustici o visivi per segnalare al conducente eventuali condotte pericolose, come appunto il togliere le mani dal volante per leggere una notifica sullo smartphone.

SENSORI A ULTRASUONI – Altri strumenti capaci di analizzare l’area circostante della nostra auto sono legati al parcheggio automatico. Se nei precedenti ADAS il vantaggio è inopinabile, in questo caso l’opinione non è ancora univoca: c’è chi non vede l’ora di avere un’auto che si parcheggia da sola e chi invece vuole mantenerne il pieno controllo.
Anche qui abbiamo una tecnologia che analizza e un’intelligenza artificiale che si adopera di conseguenza. Nel caso del parcheggio automatico, la presenza di sensori rileva prima lo slot utile per il parcheggio e dopodiché definisce la giusta traiettoria per posteggiare il veicolo. Qui si gioca sui tempi e la precisione, la sicurezza è meno significativa in questo dispositivo, per alcuni vera e propria comodità capace di fare la differenza in fase di acquisto di un’auto, soprattutto dai volumi molto grandi.

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